I lettori di lunga data di JW Survey saranno a conoscenza della causa in corso di Jose Lopez contro la Watchtower Bible and Tract Society.
Lopez è uno dei numerosi sopravvissuti agli abusi che è stato molestato da bambino dal Testimone di Geova Gonzalo Campos. Lopez afferma che Campos ha potuto abusare di lui in parte a causa della negligenza dell’organizzazione Watchtower.
E’ stato detto che la Watchtower sapeva che Campos era un pedofilo ed un pericolo per i bambini, ma non ha informato le autorità degli abusi di Campos sui bambini ne ha avvertito i genitori delle congregazioni che Campos frequentava. A Campos è stato persino permesso di fare da mentore e insegnante di studio della Bibbia per Lopez.
Lopez ha intentato una causa contro la religione sei anni fa e la Watchtower, piuttosto che cercare un accordo, ha deciso di combattere in un tribunale. Tuttavia, nel Reader di Sandiego, è stata appena pubblicata la notizia che la Watchtower ha rinunciato alla difesa legale e ha accettato di risolvere il caso.
Questa non è solo una vittoria per il sopravvissuto agli abusi Jose Lopez, ma è anche un’umiliante disfatta per la Watchtower dopo sei anni di udienze che sono state, per dirla chiaramente, brutali e dolorosi per questa religione sia in termini finanziari che di immagine.
La Watchtower in tribunale: un disastro finanziario e di immagine
Nel corso di queste udienze abbiamo visto un comportamento sorprendente e spaventoso da parte della Watchtower Bible and Tract Society, un comportamento che molti Testimoni fedeli faticherebbero a conciliare con l’immagine della benevola leadership della loro religione che hanno in mente.
Ad esempio, abbiamo visto il membro del Corpo Direttivo Gerrit Losch fare affermazioni stupefacenti per sfuggire alla testimonianza. In una lettera alla corte ha affermato essenzialmente che non ha nulla a che fare con l’organizzazione Watchtower. La Watchtower si è trovata sotto il fuoco legale e mediatico anche per il suo famigerato database contenente i nominativi dei Testimoni di Geova pedofili.
Per coloro che non hanno familiarità con questo argomento, la Watchtower possiede un database di tutti i molestatori accusati e rei confessi che sono stati membri della loro religione. La Watchtower ha ammesso l’esistenza di questo database in casi giudiziari come questo e la filiale australiana della religione è stata costretta a rendere pubblica la sua parte di database nel 2015 dalla Australian Royal Commission into Institutional Responses to Child Sex Abuse. L’ARC ha rilevato che dei 1006 molestatori australiani contenuti all’interno di questo database, nessuno era stato segnalato alla polizia dalla Watchtower e molti avevano continuato ripetutamente a commettere abusi. Ovviamente, l’accesso al database degli Stati Uniti sarebbe stato di fondamentale importanza per Lopez nel dimostrare il modello di negligenza della Watchtower e, quindi, dimostrare la fondatezza delle sue affermazioni in questo processo.
Il tribunale aveva acconsentito e ordinato alla Watchtower di consegnare il database.
La Watchtower si è rifiutata, dapprima accampando deboli scuse sul fatto che era impossibile consegnare il database a causa di motivi tecnici, scuse che non hanno retto in tribunale. Successivamente la Watchtower ha semplicemente incrociato le braccia e si è categoricamente rifiutata di ubbidire all’ordine del tribunale.
Come conseguenza del clamoroso rifiuto della Watchtower di rispettare l’ordine, il Giudice aveva chiuso il caso e assegnato a Lopez un risarcimento di $ 13,5 milioni. La Watchtower si era appellata a questa sentenza e aveva vinto, ma solo perchè i Giudici d’appello pensavano che prima di questa somma avrebbero dovute essere imposte delle sanzioni minori. I Giudici di appello avevano concordato pienamente con il Giudice del processo sul fatto che la Watchtower dovesse assolutamente consegnare i documenti richiesti e che il rifiuto continuato avrebbe dovuto comportare delle sanzioni. La Watchtower, tuttavia, aveva continuato a rendere chiaro di non avere alcuna intenzione di produrre i documenti richiesti. Sembrava che le battaglie legali sarebbero continuate, ma gli eventi che stavano accadendo in un altro caso giudiziario si sarebbero rivelati fondamentali nel risultato di questo.
Database dellaWatchtower: segretezza a quasiasi costo
Un altro sopravvissuto agli abusi di Gonzalo Campos, Osbaldo Padron, aveva intentato una causa identica contro la Watchtower e il suo caso era arrivato in tribunale. Anche questo processo aveva raggiunto uno stallo sulla questione della consegna del database. Il team legale di Padron lo aveva richiesto, la corte aveva acconsentito che fosse rilasciato e la Watchtower si era rifiutata.
Questa volta, invece di emettere una sanzione e chiudere il caso in favore di Padron, il Giudice ha provato le sanzioni minori raccomandate nel caso Lopez, infliggendo una multa di $ 4000 al giorno, alla Watchtower, fino al giorno in cui non avesse rispettato l’ordine e rendendo chiaro che questa cifra sarebbe potuta aumentare se la Watchtower avesse continuato a rifiutare di obbedire. La Watchtower aveva presentato appello contro questa sentenza.
Per un po’ di tempo entrambi i casi sono stati oggetto di appello, ma a novembre è stata emessa una sentenza definitiva sul caso Padron da $ 4000 al giorno.
La Watchtower ha perso.
Puoi vedere il team di JW Survey discutere questa sentenza nel video qui sotto. Quindi nel caso Padron, qualunque altra cosa accada, la Watchtower sa che ha una scelta. Vedere aumentare le sanzioni legali e finanziarie (attualmente oltre $ 2 milioni, in aumento) e, probabilmente, perdere comunque il caso, o consegnare il database segreto dei pedofili che sembra destinato ad affondare la sua causa e che potrebbe anche danneggiare la sua reputazione pubblica. Il caso Padron è ancora in corso, ma il fatto che solo due mesi dopo questo giudizio la Watchtower abbia reso le armi e risolto l’identico caso Lopez è, a mio avviso, molto significativo.
Anche se i dettagli dell’accordo sono riservati, le circostanze indicano che la cifra non è stata certo favorevole alla Watchtower, a dir poco, perchè la religione era chiaramente consapevole di non negoziare da una posizione di forza. Irwin Zalkin, l’avvocato di Lopez, aveva probabilmente l’obiettivo di arrivare in fondo, dato il massacro legale, finanziario e di immagine pubblica che attendeva la Watchtower nel caso in cui questa avesse rifiutato l’accordo e il caso fosse finito in un processo pubblico.
In conclusione, penso che abbiamo due importanti questioni.
In primo luogo, per quanto riguarda il processo Campos, la scelta della Watchtower di combattere contro i sopravvissuti agli abusi in tribunale si è dimostrata essere finanziariamente dolorosa, legalmente da incompetenti ed un disastro in termini di immagine. Secondo la mia opinione, questa religione si è dimostrata sia incompetente che crudele nella gestione delle accuse degli abusi sui minori e nel trattamento dei sopravvissuti. Sono curioso di vedere cosa succederà adesso con il caso Padron e se la Watchtower tenterà di combattere altri casi simili in futuro. Sarebbe curioso vedere come la Watchtower potrebbe mai affermare che Geova stesse guidando o benedicendo le sue azioni in questa materia, data la disastrosa sconfitta a cui è andata incontro.
Ma in secondo luogo, e cosa più importante di tutte, sono davvero felice per Jose Lopez. Ha attraversato una terribile prova e il suo coraggio nello scegliere di combattere la Watchtower in tribunale è fonte di ispirazione. Dopo sei anni di battaglie legali, ha finalmente raggiunto un accordo che si spera possa in qualche modo compensarlo per il terribile trauma che gli è stato inflitto. L’umiliante sconfitta della Watchtower è una chiara conferma: la religione sa che non può sostenere le sue pretese con successo in campo aperto.
Il team JW Survey augura a Jose Lopez la massima felicità per il futuro mentre ricostruisce la sua vita.
Fonte jwsurvey
Traduzione a cura di: Roberto jwanalyze
********** **********
L’associazione Quo Vadis a.p.s. di Modena
per vivere ha bisogno del tuo aiuto
GRAZIE !
>>>>>>>>>> <<<<<<<<<<
https://www.facebook.com/quovadisaps
quovadis.aps@gmail.com
rocco.politi@gmail.com
telefono 392 1539014