
IL RUOLO DELLA DONNA NEI TESTIMONI DI GEOVA (parte seconda)
Questo articolo è la continuazione del tema il ruolo delle donne nella congregazione che abbiamo già trattato.
Vorrei tornare sull’argomento per aggiungere ancora benzina sul fuoco perchè un bell’incendio di polemiche ed accuse verso i testimoni di Geova potrebbe accendere qualche bel vespaio di consapevolezza.
Come ho scritto, le donne nel mondo dei tdg sono pressochè un valore nullo.
Un bell’ornamento da piazzare ai congressi e nulla più.
Questa condizione, chiediamoci, è accettata dalle donne o la sopportano a fatica?
Sappiamo tutti cosa accade nelle congregazioni ormai, “abusi sessuali” insabbiati, poca chiarezza nell’uso delle contribuzioni, “clan di anziani” che si accordano per tutelare i propri interessi etc etc…
E le donne?
Le donne tdg son quella categoria che serve a rendere meno “austera” la vita in congregazione, a rendere “piacevole” una vita teocratica che altrimenti sarebbe in mano solamente ai burocrati della teocrazia, rigorosamente vestiti di grigio.
Il primo impatto col mondo femminile dei tdg avviene nelle sale del regno o alle assemblee.
Le ragazze giovani son un fiorire di vestitini all’apparenza casti, sotto sotto nascondono malizia e voglia di essere guardate.
Gli stessi fratelli, per quanto si sforzino di apparire impassibili sono fatti di carne ed ossa e questi particolari non sfuggono ai loro occhi.
Ho alcune scene stampate in testa che non andranno mai via.
Assemblea di qualche anno fa, il viavaio isterico del gregge a fine giornata, gente che si ferma ad ogni angolo del palazzetto per far due chiacchiere con gli “amici”* ( ricordiamo ai cortesi lettori che il termine amico\amica\amicizia nel mondo geovista è un termine di facciata e non con intenzioni reali ).
I giovani delle congregazioni ovviamente son abituati a fare comunella, dopo un’intera giornata a sopportare discorsi antichi come le piramidi d’Egitto la voglia di evadere è palpabile.
Nella mandria di giovanotti vestiti a festa appare una ragazza giovane, una sorella che avrà avuto si e no vent’anni o poco più.
Per chi non fosse pratico di assemblee o congressi: queste manifestazioni pubbliche sono l’occasione per i tdg single di incontrare l’anima gemella, infatti in queste manifestazioni partecipano tdg di congregazioni anche più lontane del solito circondario e c’è possibilità di allargare il giro delle conoscenze.
Ci sono fratelli e sorelle in cerca di “coniuge” che girano anche più assemblee o congressi della stessa tornata per fare un’accurata cernita dei single liberi e in cerca di frequentazione.
E la ragazza di cui vi stavo parlando?
Compare come solo Marilyn Monroe sapeva fare negli anni ’60.
La ragazza era vestita di rosso, appariscente, civetta, chiaramente non si era conciata così per non apparire.
Era venuta apposta in assemblea con l’obiettivo di “fare colpo”.
Attorno alla ragazza si era formata una folla di giovanotti pronti a sedurla, speranzosi di ottenerne i favori ed il numero di telefono.
Avete presente le api sul miele?
Stessa scena.
Un pò tutti ci fermammo a guardare la scena anche perchè la ragazza essendo molto carina oltre che appariscente invitava gli occhi maschili a porgere più che una fugace attenzione.
Il colpo di genio, l’intuito del playboy lo ebbe un fratello sulla cinquantina, sposato con figli: facciamo una foto alla ragazza che la facciamo vedere al nostro fratello X che è li nel gruppo degli sbarbati.
Per prendere in giro il giovanotto della congregazione che era li nella mandria in overdose di “ormoni” questo fratello “in gamba” ha pensato bene di portarsi a casa un bel ricordo dell’assemblea.
I fratelli non sono insensibili a fascino femminile, sono “religiosi” di facciata ma non vivono immuni dalle tentazioni del mondo.
Tra le tentazioni del “mondo” c’è pure il demoniaco fascino femminile.
Demoniaco?
Certamente!
E’ demoniaco per i tdg perchè anche se ad essere un marpione è il maschietto è la donna che ha fatto di tutto per “tentare” e “sedurre” il malcapitato.
Non è raro trovare fratelli e sorelle con idee antiquate e misogine in congregazione.
Un fratello che sembra flirtare con tante sorelle è un “simpaticone”.
Una sorella che si comporta allo stesso modo è “una poco di buono”.
Le donne son belle, bellissime ma con inclinazioni demoniache e tentatrici.
Non a caso in sala si utilizza spesso l’esempio di “Dina” per mettere in guardia i giovani. Chi ricorda l’episodio biblico?
Dina era una ragazza israelita, figlia di Giacobbe, venne stuprata da Sichem causando poi una serie di massacri e faide interminabili etc etc
L’esempio ammonitore con protagonista Dina è il tipico esempio dell’espressione maschilista geovista: se Dina non avesse avuto contatti con un “popolo diverso” non sarebbe stata stuprata e non avrebbe causato disonore e spargimento di sangue.
Rapportando questo episodio biblico ai giorni d’oggi, i tdg chiedono ai propri giovani di “non frequentare” persone diverse dai tdg per evitare situazioni di imbarazzo o alla peggio, situazioni dalle quali “non c’è possibilità di ritorno”.
Secondo voi che effetto fa per le donne tdg essere associate alla possibile causa di disonore ed imbarazzo?
L’episodio in questione non viene tirato in ballo per sottolineare il rapporto che c’è tra AZIONI e CONSEGUENZE.
E’ proprio mirato a tenere la donna in una posizione inferiore.
Nella testa delle giovani tdg, magari in età da marito ( questa espressione orribile è ancora in voga nelle congregazioni ) viene inculcato il concetto del: fuori dalla congregazione i maschi vogliono solo sesso e se trovi quello sbagliato ti stuprano.
Ai maschi tdg non vengono inculcate le stesse raccomandazioni, ai maschi non viene fatto sentire “quel peso” sulla coscienza nel caso frequentassero ragazze del mondo.
Perchè alle giovani, alle donne tdg in generale viene fatto sentire questo peso?
Come ho scritto, il ruolo delle donne è solo di contorno pur essendo statisticamente superiori come numero nelle congregazioni.
Come fai a tenere “sottomessa” questa massa silenziosa?
Le colpevolizzi, facile no?
In pratica si fanno vivere le donne sempre con questa condizione di “Spada di Damocle” sul capo.
Ogni azione, ogni parola, ogni cosa che fanno è sempre sub-judice.
In una famiglia, i figli maschi non subiscono le stesse pressioni delle femmine.
Alle figlie si dicono frasi come “non disonorare la famiglia”.
Ai maschietti no.
Alle mogli si dice di essere sottomesse per non “disonorare” la famiglia.
Alle sorelle single si raccomanda di tenere comportamenti adeguati per non gettare biasimo sulla congregazione.
Gli anziani amplificano il concetto sessista e discriminatorio.
Quando vengono disassociate delle sorelle per immoralità sessuale gli anziani ci tengono a scandalizzarsi per il comportamento di queste donne più che per lo stesso comportamento se tenuto da fratelli.
Gli stessi genitori tdg, se hanno una “figlia” sono molto più oppressivi con la stessa impedendole di frequentare “maschi” o se son fidanzate o si stanno conoscendo impongono ci sia la famosa “candela”.
Ai maschi queste raccomandazioni son date di rado.
Che le donne siano usate come oggetto lo dimostrano anche gli accoppiamenti “strambi” che vedi nelle congregazioni.
I genitori tdg fanno pressione psicolgica sulle proprie figlie affinchè si costruiscano una posizione nella congregazione.
Nella comunità le donne non possono avere incarichi quindi l’unico modo per costruirsi una posizione è sposare un fratello che abbia fatto carriera teocratica.
Non è raro sentire dalle sorelle frasi come: “mi sposo solo con un nominato, magari con un anziano”.
Questa frase di per se evidenzia l’impossibilità di poter creare una famiglia basata sull’amore e sugli interessi comuni.
Una sorella che fa questo ragionamento restringe il campo di scelta del possibile partner a pochi eletti, di questi pochi eletti poi ti devi far piacere per forza ogni caratteristica anche se in cuor tuo la detesti.
Vediamo così coppie dove lui magari è brutto come la fame e avanti negli anni e lei una bambolina.
E’ amore?
Il caso vuole che lui sia anziano, oppure lui sia ricco di famiglia o abbia una posizione importante nella società?
Ho visto coppie di fratelli che si passavano anche 18,20 anni di differenza.
Ho visto sorveglianti di mezza età con mogli 15 anni più giovani.
Questi comportamenti evidenziano matrimoni di interessi.
Dimostrano che l’unica qualità da coltivare è l’opportunismo.
Le donne essendo inferiori all’uomo nel mondo dei tdg sono costrette a sacrificare la propria dignità, i propri diritti, i propri sentimenti per potersi aggrappare ai gradini più alti altrimenti rischiano di fare una brutta fine.
Quale brutta fine?
A mio parere è indecoroso che nel 2020 le donne siano costrette a mercanteggiare il proprio corpo per poter sopravvivere e nel mondo dei tdg avviene questo.
Sposare qualcuno per interessi, per non finire tra i “pariah” della congregazione non è forse paragonabile alla prostituzione?
Che dire degli anziani che lo permettono e lo promuovono?
Una sorella che non si sposa entro una certa età è vista “male”, deve inventarsi la scusa del “voglio restare sola per fare la pioniera”.
Le sorelle sono costrette a vivere in un mondo dove “viene insegnato a guardare il cuore ma dove poi guardano da tutt’altra parte”.
Non è assolutamente vero che i fratelli cerchino anima gemella guardando il cuore. Cercano solo il bell’aspetto in una sorella, tanto poi comportamento e spiritualità è facile da standardizzare o insabbiare qualora non fosse idoneo ad una buona coppia tdg.
Le sorelle spesso convivono con il dramma di non potersi fare una famiglia perchè non accettate dai maschi tdg per il loro aspetto e non possono cercarsi un uomo fuori dalla congregazione perchè verrebbero “ostracizzate”.
Il discorso sull’aspetto fisico non vuole criminalizzare chi è stato meno dotato dalla natura di fascino o bellezza.
Ho conosciuto sorelle che hanno sofferto di essere sovrappeso e si son ridotte a spaccarsi il fisico per dimagrire ed essere accettate dagli altri, per trovare marito, a distruggersi psicologicamente per diventare qualcosa che non erano.
Hanno perso qualche chilo di troppo ma con essi hanno perduto anche il buono che avevano nel cuore.
La perfezione fisica che corrode l’anima.
In un mondo perfetto non ci sarebbero neanche discussioni su chi è bello o meno bello, la reputazione di una persona dovrebbe essere influenzata da quello che è DENTRO, non da come appare FUORI.
Ma il mondo dei tdg non ha nulla a che vedere con le qualità interiori.
E’ tutto apparenza, è tutto cibo per gli occhi.
Purtroppo è un discorso reale, questa discriminazione avviene nelle congregazioni e a farne le spese son le donne perchè i maschi possono contrastare un aspetto fisico non intrigante con il POTERE, o IL DENARO.
La macchina della propaganda geovista punta solo al “bello” mai allo spirituale.
Le riviste e le assemblee ti pubblicizzano quello che è l’aspetto standard che devono avere i tdg.
Apparire, mai essere, solo apparire.
E le donne dovrebbero ribellarsi perchè è del loro corpo e della loro dignità che si parla.
Ho sentito e partecipato a conversazioni in cui gli anziani “sceglievano” le sorelle per alcuni “ruoli visibili” in assemblea esclusivamente per il loro aspetto fisico.
Fateci caso, chi veniva scelto per il guardaroba, per le interviste dal podio?
Esclusivamente ragazze “popolari”, “belle” e “figlie di anziani”.
Difficilmente venivano scelte ragazze “meno aggraziate”.
Non sto dicendo sia una regola quella del previlegiare l’aspetto fisico, dico solo essere stata per anni una “coincidenza”.
Le donne delle congregazioni hanno sviluppato un sentimento di gelosia all’interno dei loro stessi gruppi, che ha impedito loro di stringere vere amicizie.
Odio e sotterfugi sono all’ordine del giorno.
“Oggi ti sono amica” ma “domani potrei avvelenarti”.
Questa è la condizione delle sorelle.
Vivono in questa sottocasta del sistema JW, dove le uniche gratificazioni arrivano quando ti intervistano dal podio per farti raccontare “le esperienze da pioniera”.
Rendiamoci conto di come sono vessate dagli eventi.
Se sono mogli di un anziano devono sopportare di dividere il marito con la congregazione, vengono messe in secondo piano dagli stessi mariti perchè “un’adunanza”, “una parte in assemblea o in sala”, “un comitato”, “una riunione” vengono prima dei rapporti familiari. Se sono mogli di un fratello senza incarichi o nomina devono stare attenti al fuoco incrociato di chi cerca di far carriera e di chi carriera l’ha già fatta.
Ci sono mariti che sgridano le proprie mogli in continuazione perchè a causa delle loro mancanze potrebbero perdere la nomina o la reputazione in sala.
Ci sono nominati che usano come scudo le proprie mogli per farsi la guerra tra loro, anzi, mandano in battaglia tra loro le proprie consorti per non sporcarsi le mani.
Avete presente un combattimento tra cani?
Stessa situazione.
C’è un detto che dice “chi spara per primo spara due volte”, alle donne tdg calza a pennello.
Quante volte, mi rivolgo agli ex tdg, avete visto le “mogli” degli anziani litigare tra loro o causare divisioni che poi hanno influito sulla congregazione?
Gli anziani pubblicamente non possono litigare, non possono perdere la faccia davanti alla congregazione.
Le donne invece possono far tranquillamente la figura delle litigiose e portare avanti la causa del marito.
Per difendersi dai continui attacchi a cui potrebbero essere sottoposte son costrette a sparlar male e accusare i “propri simili” per non finire loro nell’occhio del ciclone.
Una guerra tra poveri, una specie di lotta per la sopravvivenza.
Ricordiamoci che le donne possono essere umiliate in un comitato giudiziario molto più di un uomo.
Ricordiamoci di cosa possono essere vittime: 3 persone, 3 maschi che accusano una donna sola indifesa.
Ricordiamoci di come possono non essere credute se subiscono abusi sessuali, ricordiamoci di come la regola dei 2 testimoni può essere un’ulteriore danno ad un torto subito.
Ricordiamoci di come un uomo può non aver problemi a parlare di come ha fatto sesso con una donna davanti a 3 anziani.
Immaginate invece come può sentirsi una donna, ad essere giudicata e umiliata da 3 uomini che cercano dettagli sessuali per poterla disciplinare?
Le donne non dovrebbero vivere in un contesto sociale dove ancora ci sono disparità tra uomo e donna.
Tutti devono partire con le stesse possibilità.
Conosco situazioni di anziani che hanno volontariamente umiliato delle sorelle per il proprio ego smisurato, nel privato, facendole sentire delle fallite, costringendole a piangere dei propri difetti, sbattendole in faccia incapacità ed inadeguatezza.
Ad un fratello non farebbero mai le stesse cose.
I fratelli possono reagire.
Le sorelle difficilmente.
Le sorelle difficilmente verrebbero credute qualora denunciassero agli altri anziani determinati comportamenti.
I fratelli hanno documentazione riservata talvolta, se sono nominati hanno accesso a documenti e informazioni che non dovrebbero uscire dalla congregazioni.
I fratelli se la possono giocare quasi ad armi pari contro le ingiustizie degli anziani.
Le sorelle no.
Se viene messa in giro una voce malevola nei confronti di una sorella, questa rischia l’esclusione sociale molto più che un fratello.
Un fratello ha modo di recuperare dalle malelingue, c’è il “progresso” teocratico che può far cambiare la reputazione.
Se ad una sorella rovinano la reputazione è difficile poter tornare indietro.
La macchia sarà quasi indelebile.
Spesso gli anziani utilizzano le propri mogli e i propri figli per gettare fango sulla reputazione altrui.
Ricordiamo che gli anziani hanno accesso ai segreti e alle confidenze di tutti i membri della comunità.
Quando un anziano vuole “rovinare” qualcuno informa la moglie di determinati particolari o la istruisce su come spettegolare in sala della persona X o Y.
Questi frangenti sono gli unici in cui una “donna” può sentirsi importante senza rendersi conto che viene solo utilizzata da qualcuno “più potente” per non sporcarsi le mani.
D’altronde quando vengono divulgate informazioni “confidenziali” o personali gli anziani sono bravi a difendersi, la colpa è sicuramente delle “mogli” che sono pettegole.
Perchè un dogma assodato del credo geovista è LE DONNE SONO PETTEGOLE.
Il pettegolezzo nelle congregazioni è studiato a tavolino, quando iniziano a partire alcuni pettegolezzi è perchè qualcuno ha voluto “render pubblico qualcosa”.
Quando gli anziani vogliono smorzare un pettegolezzo scomodo o un pettegolezzo che riguardi loro o i propri familiari sanno benissimo come comportarsi e d’incanto il pettegolezzo tace.
Queste cose succedono davvero.
Io stesso sono stato oggetto di calunnie da parte di una famiglia importante dei tdg.
Io stesso ho avuto anziani e familiari di anziani che hanno cercato di convincermi a non frequentare alcuni componenti della congregazione perchè loro sgraditi.
Negli anni da nominato ho ricevuto informazioni riservate e confidenziali da parte di alcuni anziani per screditare fratelli o sorelle che “non erano particolarmente graditi”.
Queste cose accadono in tutte le congregazioni, è il modo che gli anziani usano per tenere a bada il gregge.
Menzogne e malelingue sono il pane quotidiano dei tdg.
In tutto questo le donne sono vittime di un sistema che le vuole come belle statuine, usate a loro insaputa e poi buttate via quando non fanno più comodo.
Quando vi ribellate, care donne tdg?
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