LA SOCIETA’ TORRE DI GUARDIA
A FINE ASSEMBLEA
CONFEZIONAVA
CESTINI DA VIAGGIO
La vendita del cibo alle assemblee ha sempre rappresentato una delle maggiori fonti di introiti per l’organizzazione.
Infatti, come stabiliva la pubblicazione della Società intitolata “Organizzazione per il congresso” (CO-1-I 4/71) a pagina 61: “Come abbiamo già detto, la contribuzione per il cibo e le bevande messe a disposizione dei congressisti dovrebbe essere maggiorata del 20-25 per cento rispetto ai costi di acquisto, trasporto, conservazione ecc.”.
Quasi mai i vari comitati organizzatori si attenevano a questa percentuale ma la maggioravano notevolmente per poter così disporre di una più cospicua quantità di denaro da mandare alla Società.
Sul quotidiano “Roma” di agosto 1976 era scritto: “Un’organizzazione che contribuisce a far entrare molti quattrini alle casse dell’organizzazione”.
… non si possono servire cibo e bevande al prezzo di costo. … i fratelli che assistono al congresso sono ben disposti a contribuire per poter mangiare e bere nel locale del congresso a un prezzo ragionevole, inferiore a quello che pagherebbero fuori. (Pagina 16)
… I congressisti potevano ottenere anche il sacchetto per lo shopping all’entrata, sacchetto che avrebbero pagato all’uscita. Potevano così trasportare ciò che intendevano prendere senza difficoltà. In caso del genere, le bevande calde venivano servite all’uscita dopo aver superato le cassiere”. (Pagina 68)
“L’ultima domenica, dopo la sessione conclusiva, sarà provveduto ai fratelli un cestino da viaggio che potranno consumare durante il ritorno a casa. Il cestino da viaggio costerà 250 lire”.
(Programma assemblea “Eterna buona notizia” dei testimoni di Geova –
Milano 21-28/7/1963 p. 25)
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