Anche se la Watchtower non ha mai pubblicato statistiche effettive o stime dell’impatto della politica del sangue sui Testimoni di Geova, nella comunità medica è ben noto che tale politica ha causato, o contribuito a, numerose morti premature tra i seguaci che la rispettano. [1, 2, 3]
È certamente alla portata dei funzionari della Watchtower raccogliere dati sui numeri dei Testimoni di Geova che sono morti prematuramente a causa della politica del sangue, dato che seguono già attentamente l’attività di ogni fedele. Inoltre, i rappresentanti HLC e HVC della Watchtower sono spesso coinvolti in molti di questi casi. La probabile spiegazione del perché tali numeri non siano mai stati pubblicati è che tali dati creerebbero una responsabilità per la Watchtower Society molto simile all’effetto che ha avuto il database in suo possesso di noti e/o sospetti pedofili, quando si è scoperta la sua esistenza. [4]
Il consulente medico per AJWRB, il Dr. Osamu Muramoto e il consulente scientifico per AJWRB, Marvin Shilmer, hanno esaminato gli studi medici disponibili e hanno sviluppato, in modo indipendente, delle statistiche riguardo l’impatto della politica sul sangue della Watchtower in termini di vite perse, stimate, dall’inizio del divieto delle trasfusioni di sangue, e una proiezione delle vite potenzialmente perse ogni anno. Iniziamo con un esame di queste stime, quindi le aggiorneremo ai numeri attuali.
Dr. Osamu Muramoto, MD – Consulente medico AJWRB
Nel 2001, il dottor Muramoto ha utilizzato uno studio condotto da Kitchens CS: Are transfusions overrated? Surgical outcome of Jehovah’s Witnesses. È stato pubblicato nel numero di febbraio del 1993 di The American Journal of Medicine, pagine 117-119. Lo studio era basato su 1404 interventi di “senza sangue” eseguiti su Testimoni di Geova e mostrava che l’1,4% di questi pazienti era morto per la mancanza di sangue come causa primaria o correlata della loro morte. Detto in maniera semplice, ciò significa che ogni volta che un TdG si sottoponeva ad una “chirurgia senza sangue” la sua probabilità di morte era dell’1,4% in più a motivo del rifiuto del sangue. In un eccesso di cautela, il dottor Muramoto ha scelto di abbassare questa cifra all’1%, per includere quelli che sarebbero morti comunque. Quindi possiamo determinare che per ogni cento operazioni “senza sangue” sui Testimoni di Geova, una morte può essere attribuita al rifiuto del sangue.
A quel tempo l’American Association of Blood Banks riferiva che circa 4 milioni di pazienti ricevevano ogni anno trasfusioni di sangue da 12,6 milioni di unità di sangue donate. Ciò significa che 4 milioni ogni anno, o 15 ogni 1000 americani, avevano condizioni mediche che richiedevano del sangue.
C’erano circa 1.000.000 di Testimoni di Geova negli Stati Uniti a quel tempo, quindi circa 15.000 Testimoni di Geova potrebbero aver avuto condizioni mediche che avrebbero richiesto normalmente una trasfusione di sangue. Se il loro tasso di mortalità era maggiore dell’1% a causa del rifiuto del sangue, ciò significa che circa 150 Testimoni di Geova sono morti quell’anno negli Stati Uniti a a motivo dell’ubbidienza al divieto del sangue della Watchtower. [5]
Dato che i Testimoni di Geova sono un’organizzazione religiosa multinazionale, dobbiamo estendere questa estrapolazione per tenere conto dei fedeli in altri paesi e dobbiamo anche tenere conto del fatto che tale politica è attiva dal 1945. Dal momento che la politica è stata facoltativa fino al 1961, abbiamo scelto di lasciare fuori gli anni dal 1945 al 1961. Come il dottor Muramoto, vogliamo calcolare i numeri per difetto, anche se si può ragionevolmente supporre che si siano verificate molte morti durante questo periodo a causa della limitata disponibilità di trattamenti “senza sangue”.
Abbiamo esaminato i dati pubblicati dalla Watchtower sui Testimoni di Geova attivi tra gli anni 1961-2016. Durante questo periodo di 56 anni, il numero medio di proclamatori ogni anno è stato di 3.957.868. Associando il fattore determinato dal dottor Muramoto viene fuori che 33.246 Testimoni di Geova sono morti durante questo periodo di 56 anni. Su base annuale significa una media di 594 morti all’anno, con 1220 morti nel 2016.
È nostra opinione che questo rappresenta una stima conservatrice in quanto molti dei trattamenti ad alta tecnologia e apparecchiature mediche attualmente in uso non esistevano anni fa e non esistono tuttora nei paesi del terzo mondo, dove i Testimoni di Geova stanno sperimentando gran parte della loro crescita. Sebbene non potremo mai sapere i numeri reali, è probabile che il numero effettivo di morti tra la popolazione dei Testimoni di Geova sia maggiore, forse significativamente maggiore.
Marvin Shilmer, consulente scientifico AJWRB
Nel 2012 Marvin Shilmer, ex Testimone di Geova, preparò una seconda stima dell’impatto della politica del sangue della Watchtower sui Testimoni di Geova e i loro figli [6]. In questo caso ha potuto utilizzare uno studio più recente di Beliaev et al, intitolato Clinical benefits and cost-effectiveness of allogeneic red-blood-cell transfusion in severe symptomatic anemia, pubblicato su VoxSanguinis nel 2012.
Era uno studio multicentrico di osservazione che comparava i pazienti Testimoni di Geova (esclusi quelli di età inferiore ai 16 anni e quelli con cancro allo stadio avanzato) che avevano rifiutato prodotti con globuli rossi (RBC) con analoghi pazienti che avevano ricevuto prodotti RBC. I dati erano stati raccolti da quattro ospedali pubblici della Nuova Zelanda tra il 1998 e il 2007. Durante questo periodo, lo studio aveva trovato 103 pazienti TdG che soffrivano di grave anemia e di questi il 20,4% era morto (21 pazienti). Il tasso di mortalità tra il gruppo corrispondente che aveva accettato i prodotti RBC era solo dell’1,9%. Quindi la differenza netta di mortalità può essere attribuita direttamente alla politica sul sangue della Watchtower. 20,4 – 1,9, cioè il 18,45% di mortalità in più.
Messa in un altro modo, questo significa che se questo gruppo di 103 TdG avesse accettato i prodotti RBC, invece di avere 21 morti ci sarebbero stati solo 2 morti. Poiché lo studio riguardava un periodo di dieci anni, e ci sono stati 19 TdG che sono morti inutilmente, ciò significa che ci sono stati circa 1.9 morti all’anno. Durante questo periodo di 10 anni, il numero medio di proclamatori TdG era di 12.700. 1,9 morti all’anno è pari allo 0,015% della popolazione TdG. Questo dato è coerente con quello a cui è arrivato il dottor Muramoto nella sua analisi del 2001 basata su uno studio separato.
I calcoli del Dott. Muramoto e Marvin Shilmer hanno determinato lo stesso fattore di mortalità (0,015% all’anno). Se si applica tale calcolo alla popolazione attuale dei Testimoni di Geova, è relativamente semplice arrivare ad una stima di mortalità aggiornata.
Secondo la relazione annuale pubblicata dalla Watchtower Society, il numero medio di proclamatori durante l’anno di servizio 2016 è stato di 8.132.358. Se moltiplichiamo questo numero per 0,015% (0,00015) arriviamo a 1.220 Testimoni di Geova in tutto il mondo che sono morti prematuramente nel 2016 a causa della politica del sangue della Watchtower.Questo è senza dubbio un numero impressionante e rappresenta più morti su base annua di tutte le vittime del massacro del Tempio del Popolo a Jonestown, in Guyana, che provocò 918 vittime il 18 novembre 1978. [7]
Tuttavia, la tragedia del massacro di Jonestown è stata un’occasione unica. Le morti di cui il la Watchtower è stata responsabile, a causa della propria dottrina sul sangue, sono avvenute per oltre 7 decenni. La tragica politica del sangue della Watchtower può essere fatta risalire al 1945. Nel 1961 i leader della Watchtower iniziarono a prendere la loro politica così seriamente da farla diventare un reato meritevole di morte eterna. Non contenti di lasciare la questione “nelle mani di Geova”, cominciarono a giudicare e disassociare ufficialmente quelli che rifiutavano di accettare la loro interpretazione.
L’impatto sulla vita dei Testimoni di Geova costretti ad osservare questa politica è stata devastante, sia a livello individuale che come organizzazione. Abbiamo esaminato le relazioni annuali della Watchtower dal 1961, anno in cui l’assunzione di una trasfusione di sangue è diventata un peccato passibile di disassociazione, fino al 2016. Durante questo periodo di 56 anni, ci sono stati ogni anno, in media, 3.957.868 proclamatori. Se moltipliciamo questa cifra per 56 (anni) e per il fattore di morte annuo dello 0,015%, ci sono stati circa 33.246 morti causati dalla politica di Watchtower, nel periodo preso in esame. Non è un’esagerazione pensare a questa come una tragedia che si avvicina al genocidio.
Stime conservative
Anche se sono numeri impressionanti, ricordiamo che stiamo ancora parlando di numeri presi per difetto. Come sopra osservato, il Dr. Muramoto ha arrotondato l’effettivo aumento della mortalità dall’1,4% all’1%. Se usiamo il tasso di mortalità dell’1,4% (la conclusione raggiunta da Kitchens), ciò comporta un aumento della mortalità del 40%: 1708 morti causati dalla politica del sangue della Watchtower nel 2016 e un totale di 46.544 morti nel periodo 1961-2016.
Marvin Shilmer osserva che lo studio della Nuova Zelanda si basa sui dati di quattro ospedali nelle regioni più densamente popolate del Nord e del Midland che contengono il 57% della popolazione del paese. La Nuova Zelanda ha più di ottanta ospedali in regioni meno popolose che rappresentano circa il 43% della popolazione del paese e sono equipaggiati in modo simile. Se il tasso di mortalità è opportunamente proporzionato per il 57% della popolazione della nazione, esso comporta un aumento del fattore di mortalità annuale a 0.00026 e l’estrapolazione indica 2.114 morti causati dalla politica del sangue della Watchtower nel 2016 e 57.626 morti tra il 1961-2016.
Anche se non sapremo mai i numeri reali, il dazio di morte della Watchtower si aggira probabilmente tra queste stime. Per considerarla in prospettiva, confrontate queste cifre con i 33.739 membri del Servizio Usa uccisi in azione nella guerra di Corea [8] e i 40.934 membri dei servizi Usa uccisi in azione nella guerra del Vietnam [9]. Il totale di tutte le morti causate dagli attacchi terroristici attribuiti ai talebani, Al-Qa’ida, Boko Haram e ISIL tra il 2000 e il 2013 è di 23.899 [10].
Questi numeri sorprenderanno molti, in particolare i Testimoni di Geova. AJWRB ha visto molti casi di persone morte a causa del divieto del sangue e abbiamo documentato molte di queste esperienze in modo che altri possano capire ciò che è accaduto e imparare da questo. La semplice verità, tuttavia, è che la Watchtower Society è un’organizzazione molto grande con più di 8 milioni di membri, al momento. Quando uno di questi casi porta ad una morte prematura, è sempre tragico. Tuttavia, questo morti fanno raramente notizia, a meno che non sia coinvolto un bambino, un adolescente o una TdG incinta. Di conseguenza, la maggior parte di questi casi non ricevono copertura dai media e rimangono sconosciuti.
Questo è particolarmente il caso quando paesi come gli Stati Uniti hanno leggi sulla privacy che limitano i medici nel condividere le informazioni mediche dei propri pazienti. Di solito veniamo a conoscenza solo di casi in cui:
- i membri di AJWRB riportano personalmente le esperienze
- i membri non TdG della famiglia riferiscono ai media
- i medici o gli ospedali si rivolgono ai tribunali per ottenere un ingiunzione per curare un minore TdG
Gran parte della sorpresa davanti a queste stime di morte è legata alla estesa dimensione globale della comunità TdG. Illustriamo il punto. Se una congregazione media conta circa 100 proclamatori e una circoscrizione media è costituita da circa 20 congregazioni, la nostra stima conservativa suggerisce che in una tale circoscrizione si verifica circa 1 morte ogni 3,3 anni a seguito della politica del sangue. Un TdG medio può aspettarsi di vedere una morte prematura nella propria congregazione ogni 66,6 anni. Se si associa ad una Sala del Regno che ospita tre congregazioni e conosce personalmente 300 TdG, potrebbe aspettarsi di venire a conoscenza di una morte causata dalla politica sul sangue ogni 22,2 anni. E’ improbabile, in media, che un TdG che è stato membro dell’organizzazione per dieci anni o meno venga a conoscenza di uno di questi casi.
Nonostante questo, il Testimone di Geova tipico continuerà ad essere convinto, erroneamente, che il sangue non è qualcosa da evitare solo per ragioni religiose, ma anche per motivi medici. La ragione è semplice: la Watchtower ha costantemente esagerato i rischi associati alle trasfusioni di sangue e ha dichiarato, esplicitamente o implicitamente, che sono dannose, pericolose ed inutili [11]. Inoltre, ha negato l’impatto che tale politica ha sulla comunità dei Testimoni di Geova che è tenuta a osservarla.
La citazione seguente dal sito web della Watchtower, del 9 maggio 2017, illustra questo punto:
Quali prove e dati la Watchtower porta a sostegno di questa affermazione? A parte qualche studio sulla chirurgia senza sangue, non ne abbiamo trovati. Anche se è buono e giusto che molte operazioni chirurgiche possano essere eseguite senza trasfusione di sangue, raramente tali operazioni rappresentano la sfida “vita o morte” affrontata dai medici che curano i Testimoni di Geova. I principali problemi si verificano in presenza di gravi traumi, complicazioni durante il parto e malattie croniche del sangue, per i quali non esistono sostituti efficaci ad una trasfusione di sangue.
Per dirla in maniera semplice, il peggior killer di Testimoni di Geova che obbediscono alla politica sul sangue della Watchtower è l’anemia. È inevitabile che quando le cellule del corpo non ricevono l’ossigeno per più di qualche minuto, inizino a morire. I Testimoni di Geova sono molto disinformati su questo, con la maggior parte che crede che il sangue ed i prodotti derivati dal sangue rappresentino un trattamento medico pericoloso, persino sconsiderato.
Mentre molto può essere detto sui potenziali benefici della gestione del sangue del paziente o della conservazione del sangue, la rimozione del “salvagente” delle trasfusioni di sangue aggiunge un rischio significativo e inutile a qualsiasi intervento chirurgico. Inoltre, in alcune situazioni cruciali come trauma, parto e malattie del sangue, non esistono sostituti efficaci al sangue.
Mentre la Watchtower Society afferma che questa politica è biblica, non può offrire nulla di sostanziale a sostegno della sua dottrina oltre che vaghi riferimenti scritturali a non mangiare sangue. I fedeli sono tenuti a sostenere qualunque sia la politica del momento e ai bambini dei TdG viene insegnata l’importanza di rispettarla fin dalla tenera età. Anche i membri non TdG della famiglia potrebbero essere spinti a seguire tale politica e l’indottrinamento è così invasivo che spesso esistono livelli significativi di obbedienza a tale dottrina anche tra gli ex-TdG.
La mancata obbedienza a tale dottrina risulterà nel totale ostracismo da parte degli altri fedeli TdG, inclusi amici di lunga data, che non potranno nemmeno mangiare un pasto o addirittura parlare con il TdG che non si conforma a tale politica o addirittura la mette in dubbio. Questa intrusione nella vita personale dei fedeli è un controllo coercitivo, o indebita influenza, e rende praticamente impossibile il consenso libero ed informato. Se qualcuno ti punta una pistola alla testa e ti dice di fare qualcosa, che scelta hai? Se fai quello che ti viene detto mentre la pistola è sulla tua testa, che ruolo sta giocando colui che tiene in mano la pistola sulle tue “scelte”? La scelta di un Testimone di Geova anemico è simile alla scelta che un bambino aveva a Jonestown. Bere il veleno o essere ucciso. I medici e gli ospedali spesso non riescono a comprendere appieno questi problemi complessi e partecipano involontariamente al martirio degli stessi TdG e dei loro figli.
1. Are transfusions overrated? Surgical outcome of Jehovah’s Witnesses. Kitchens CS. The American Journal of Medicine. 1993 Feb; p.117-119. http://www.amjmed.com/article/0002-9343(93)90171-K/pdf
2. Clinical benefits and cost-effectiveness of allogeneic red-blood-cell transfusion in severe symptomatic anemia.Beliaev et al. VoxSanguinis 2012 July 103(1):18-24. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22150804
3. Refusal of blood transfusion by Jehovah’s Witness women: a survey of current management in obstetric and gynaecological practice in the UK. Sahana Gupta et al. Blood Transfusion 2012 Oct; 10(4): 462-470. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3496240/
4. http://www.pbs.org/newshour/bb/leaders-jehovahs-witnesses-cover-child-sex-abuse/
5. http://ajwrb.org/wpcontent/uploads/2017/08/BloodDeathsMuramoto.pdf
6. http://ajwrb.org/marvin-shilmers-2012-estimate-of-jw-blood-deaths
7. http://www.huffingtonpost.com/adst/the-jonestown-massacre_b_8592338.html
8. https://www.abmc.gov/cemeteries-memorials/pacific/korean-war-monument-busan#.WYel6ITythE
9. https://www.archives.gov/research/military/vietnam-war/casualty-statistics.html#category
10. https://www.statista.com/statistics/426252/deaths-and-injuries-from-terrorist-attacks-worldwide/
11. http://ajwrb.org/watchtower-blood-propaganda
I rischi associati alle trasfusioni di sangue sono reali e ben compresi. Sono anche grossolanamente esagerati dalla “pseudo scienza” della Watchtower: http://rationalwiki.org/wiki/Blood_Transfusions:_How_Safe
Al contrario, il numero di vite salvate evitando complicazioni o trasmissioni di malattie associate al sangue sono troppo piccole per avere un impatto significativo sulle stime contenute in questo articolo. http://www.bmj.com/rapid-response/2011/10/28/risk-blood-transfusion-illegal-breach-confidentiality-addendum-reply-furul
Fonte: ajwrb
Traduzione a cura di: Roberto jwanalyze