COME VIVONO I MORMONI: CINQUE COSE DA SAPERE 6/6/2022

Sicuramente avrete sentito parlare varie volte dei mormoni. Ma altrettanto sicuramente avrete le idee confuse su questa strana chiesa, assai forte in America ma pressoché sconosciuta dalle nostre parti. È vero, come si dice, che hanno regole e usanze molto particolari? Che non sono nemmeno cristiani? Che credono che un angelo abbia comunicato a loro la verità all’inizio del XIX secolo? Oppure che possono praticare la poligamia? E, soprattutto, la domanda più frequente di tutte: come vivono i mormoni?

A questi quesiti cercheremo di rispondere oggi. L’argomento – come sempre quando si parla di religioni – è molto delicato. Tantopiù in questo caso, visto che la chiesa mormone è davvero molto originale rispetto a quelle che conosciamo. Sia a livello dottrinale che organizzativo.

IL LIBRO DI MORMON

Fu fondata tra gli anni ’20 e ’30 dell’Ottocento da Joseph Smith, un giovane predicatore del nord-est degli Stati Uniti. A 24 anni d’età diede alle stampe un libro, intitolato Il Libro di Mormon. Da lì deriva il nome con cui questa confessione è conosciuta nel mondo, anche se è un nome non ufficiale. Quel libro Smith disse di non averlo scritto, ma semplicemente tradotto.

Raccontò infatti di aver ricevuto la visita di un angelo di nome Moroni. Quest’angelo gli avrebbe donato delle tavole d’oro contenenti un testo scritto in una strana lingua, che Smith chiamò “egiziano riformato”. Lui, insieme ad altri collaboratori, tradusse questo testo, che racconta il modo in cui alcune popolazioni del Medio Oriente si sarebbero trasferite nell’antichità in America. Qui avrebbero portato il vero messaggio di Cristo, che sarebbe invece stato tradito dalla Chiesa tradizionale.

LE INCONGRUENZE STORICHE

Ovviamente, su questo testo esistono notevoli dubbi da parte degli studiosi indipendenti. Non si hanno tracce storiche di migrazioni dal Medio Oriente alle Americhe in quel periodo storico. Né, come sembra suggerire invece il testo di Smith, ci sono prove che gli indiani d’America abbiano origini mediorientali. Comunque sia, Il Libro di Mormon divenne, assieme alla Bibbia, il testo fondamentale di una nuova religione. La prima autoctona, cioè nata negli Stati Uniti.

Da lì il nuovo culto si diffuse prima in alcune comunità e poi, soprattutto in tempi recenti, in modo sempre più vasto. Oggi, dopo vari scismi, esistono diverse chiese mormoni. La più importante è la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, che conta quasi 16 milioni di adepti in tutto il mondo. La sede principale di questa chiesa è a Salt Lake City, nello Utah, città che fu fondata proprio da mormoni. Ma vediamo ora più diffusamente come vivono i mormoni, quali regole e usanze seguono e in cosa credono.

In cosa credono i mormoni

Le basi della fede

Prima di vedere le regole di condotta quotidiane, cerchiamo di capire in cosa consiste il credo dei mormoni. Per gli appartenenti a questa fede, infatti, la vita della chiesa è fondamentale. Tutti i mormoni sono chiamati a prestare servizio in vari modi per la comunità, a studiare le scritture, a conoscere i pilastri del culto.

Diciamo subito che i mormoni si considerano cristiani. In realtà, però, la loro fede è molto distante da quella di tutte le altre chiese che portano questo nome. Assieme alla Bibbia, che traducono a volte in modo diverso dai cattolici e dai protestanti, hanno infatti una serie di altri testi sacri che non sono riconosciuti dalle altre chiese. Il Libro di Mormon, di cui abbiamo già parlato, è il principale, ma non è il solo. In ogni caso lo stesso Smith lo definiva il più corretto sulla Terra.

Altri testi canonici sono Dottrina e Alleanze, che contiene una serie di rivelazioni divine ottenute da Smith e altri profeti, e la Perla di gran prezzo. In quest’ultimo volume sono raccolti articoli e scritti di Smith, come la traduzione da lui effettuata di alcuni papiri egizi comprati da un collezionista. Questa traduzione viene oggi rigettata da tutti gli egittologi, e considerata piena di fantasie. Per i mormoni, però, rappresenta verità rivelata.

CONTRO IL DOGMA DELLA TRINITÀ

Dal punto di vista dottrinario, rifiutano la tradizionale visione della Trinità. Padre e Figlio, per loro, non sono un’unica persona ma due distinte. Tanto è vero che entrambi apparvero, anche insieme, a Smith. Padre e Figlio, inoltre, per i mormoni hanno un corpo materiale. Solo lo Spirito Santo è immateriale. Dio Padre è anzi un ex uomo, che si è perfezionato e ora vive nei pressi di un pianeta chiamato Kolob.

Rifiutano poi il dogma del peccato originale e praticano il battesimo per immersione completa solo dagli 8 anni in poi. Attendono il Giudizio Universale e ritengono che la Rivelazione non sia un processo storicamente concluso, ma continuo. Anche perché Dio si rivela continuamente a qualsiasi fedele.

Quali sono le loro regole e il loro modo di vivere

Le pratiche alimentari, sessuali e politiche

Al di là delle credenze, all’atto pratico, come vivono i mormoni? Rispondere a questa domanda in modo univoco non è semplice. Come abbiamo detto all’inizio, infatti, da Joseph Smith in poi all’interno di questa chiesa sono avvenuti vari scismi. Pertanto all’interno della comunità possono convivere anche atteggiamenti in parte diversificati.

In generale, i mormoni sono molto devoti e rispettosi della loro fede. Prestano servizio in Chiesa (anche per parecchie ore alla settimana) e versano una parte dei loro averi alla comunità. Devono pregare ogni giorno, praticare regolarmente dei digiuni ed astenersi da ciò che è ritenuto peccaminoso per il corpo o per lo spirito. Ad esempio, non consumano tabacco e alcol, ma spesso rifiutano anche caffè e tè. Ogni sostanza artificiale che in qualche modo “droga” il corpo è considerata dannosa.

SESSO E CASTITÀ

Dal punto di vista della sessualità, hanno una morale molto rigida. I ragazzi e le ragazze non devono avere atteggiamenti sconvenienti e devono praticare la castità. Non è ammesso sesso prematrimoniale, ma anche gli atteggiamenti e i vestiti provocanti sono malvisti. Una volta contratto il matrimonio, poi, è richiesta la massima fedeltà coniugale. Non sono ammesse la visione di pornografia e il gioco d’azzardo.

Tra i valori che ritengono più importanti ci sono l’onestà, l’integrità, l’obbedienza alla legge e ai capi della comunità. Dal punto di vista politico, sono generalmente conservatori. Alcune indagini condotte negli Stati Uniti, anzi, hanno confermato che la chiesa mormone è quella con gli adepti che, proporzionalmente, votano più a destra. È mormone, ad esempio, Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts e candidato repubblicano alla Presidenza USA nel 2012. Lo vedete qui di fianco con Barack Obama.

Possono praticare la poligamia?

Il passato e il presente

Abbiamo introdotto il tema della castità e della fedeltà, ma dobbiamo dedicare un paragrafo a parte al matrimonio. E, più in particolare, alla poligamia. Come certamente sapete, con “poligamia” si intende la possibilità di contrarre più matrimoni. In genere, nella storia dell’umanità questa possibilità è quasi sempre stata concessa solo agli uomini e non alle donne. Detta in altri termini, generalmente agli uomini è stato permesso sposare più donne ma per le donne non è quasi mai stato possibile sposare più uomini.

Cosa c’entra tutto questo coi mormoni? Per rispondere, dobbiamo fare un passo indietro e tornare a Joseph Smith. Il fondatore della chiesa, infatti, ebbe parecchie mogli. Nei primi anni di predicazione, in realtà, si espresse sempre contrariamente a questa pratica. D’altronde, lui era già sposato con Emma Hale Smith, che ebbe un ruolo fondamentale nella nascita della chiesa. Poco dopo, però, cambiò opinione e arrivò ad avere almeno 34 mogli, alcune anche molto giovani (fino a 14 anni).

L’idea di fondo era che la poligamia, ammessa nell’antichità e descritta anche nella Bibbia, fosse gradita a Dio. Non tutti i matrimoni di Smith, però, furono probabilmente consumati. In alcuni casi si trattava di promesse che suggellavano un legame che si sarebbe concretizzato solo nell’aldilà. Ad ogni modo, è risaputo che Emma disapprovasse con forza tale pratica del marito e di altri fedeli.

I FONDAMENTALISTI MORMONI

Visto che però le leggi degli Stati Uniti non ammettevano la poligamia, la chiesa mormone si trovò presto in difficoltà davanti alla questione. Perciò vari anni dopo la morte di Smith, nel 1890, il presidente della comunità Wilford Woodruff dichiarò illegittima la poligamia, minacciando di scomunica chi avesse continuato a praticarla. La Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, oggi, la proibisce. Esistono però delle chiese minori scismatiche i cui adepti, chiamati “fondamentalisti mormoni”, la praticano ancora.

La serie TV della HBO Big Love, di cui vedete qui di fianco un’immagine, descriveva proprio la vita di un fondamentalista mormone con tre mogli. Ovviamente, a livello legale il matrimonio contratto è sempre e solo uno, ma davanti a Dio e alla chiesa le mogli sono tre.

Un’ultima nota che riguarda sempre il matrimonio, ma quello omosessuale. Come saprete, negli ultimi anni negli Stati Uniti si è aperto un ampio dibattito che ha portato infine alla legalizzazione di tale unione. La Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni si era opposta fin dall’inizio, vietando anche al suo interno ogni matrimonio omosessuale. Esistono però altre chiese, in particolare quelle sorte lontane dallo Utah, più aperte sulla questione. Ed esiste anche una piccola comunità LGBT mormone.

Devono fare proselitismo?

I missionari mormoni

Concludiamo con due questioni veloci, che ci permettono di capire ancora meglio come vivono i mormoni. La prima riguarda il proselitismo. Come abbiamo scritto, ai giovani è richiesto di prestare servizio per la comunità. In genere questo servizio si può espletare in molti modi: ad esempio facendo volontariato o prestando servizio in chiesa. Oppure ancora facendo il missionario.

La chiesa mormone è infatti molto attiva nel proselitismo, e questo spiega l’incredibile aumento di devoti degli ultimi decenni. In genere a svolgere questo compito sono dei single, solitamente in età universitaria. Possono essere sia maschi che femmine e di solito svolgono l’attività lontano da casa per qualche mese. Non ricevono, per questo, un salario, ma si devono mantenere coi propri averi o grazie al sostegno della famiglia.

L’ABBIGLIAMENTO

Durante questa attività i ragazzi si vestono in maniera molto simile tra loro. I maschi devono indossare un abito scuro con camicia bianca e cravatta. Le ragazze una gonna e una camicetta piuttosto caste. Tutti devono portare, sulla camicia o sulla giacca, una targhetta nera con scritto il loro nome (preceduto da “Elder” o “Sister”) e la chiesa di appartenenza.

Di solito si muovono in “compagnie” formate da due membri. I due ragazzi o le due ragazze (sempre dello stesso sesso, tranne nel caso di missionari sposati) di solito non si conoscono prima di cominciare la missione, ma poi condividono quasi tutto. Dormono nella stessa stanza, lavorano assieme e relazionano sui risultati delle loro attività ai capi della missione.

Che rapporto hanno col denaro

I soldi della chiesa

In origine la chiesa mormone non era ricca. Joseph Smith era un povero contadino e gli altri fedeli non erano certo messi meglio (anche se qualcuno con possibilità economiche c’era). Quando poi, dopo la morte del fondatore, emigrarono verso ovest, lo fecero in cerca di una terra da governare come una sorta di stato teocratico. Un obiettivo che fu però mancato perché gli Stati Uniti si presero lo Utah con la forza, frustrando il sogno di uno stato autonomo e ricco.

Nel corso del tempo, però, la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni ha cominciato comunque ad aumentare la propria forza e la propria capacità di penetrazione nella società. Ogni devoto, infatti, deve versare ogni anno la decima, cioè il 10% dei propri guadagni, alla chiesa. Questo fa sì che l’organizzazione disponga di ingenti capitali, che vengono spesso reinvestiti.

L’INCHIESTA DI BLOOMBERG

Qualche anno fa Bloomberg ha dedicato un’ampia inchiesta ai soldi dei mormoni. Ne è emerso che la Chiesa possiede diverse holding finanziarie, con cui controlla università e centri di studio, ma anche terreni, imprese agricole, case editrici e perfino parchi di divertimento e centri commerciali. Spesso tutte queste società, poi, godono di regimi di esenzione fiscale parziale o totale, garantiti dal fatto di essere enti religiosi.

La cosa, però, non genera problemi di coscienza. A differenza delle chiese europee, che predicano la povertà, essa non è un valore in sé per la Chiesa mormone. Contano l’onestà e l’integrità, ma per loro non c’è nulla di male in un centro commerciale o nel possedere, come è accaduto, azioni di Burger King. D’altronde, anche gli edifici di culto sono spesso imponenti e ricchi.

di Ermanno Ferretti

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