Ora puoi comandare
i Google Glass
anche con
il pensiero
This Place, una Società del Regno Unito, ha creato un’applicazione tramite la quale è possibile usare i Google Glass usando le onde cerebrali. Google prende le distanze.
luglio 14, 2014
Fare una foto indossando i Google Glass senza muovere un muscolo. Può sembrare fantascienza, ma è quanto sono riusciti arealizzare i ragazzi di This Place collegando gli occhiali di Google a un sensore per encefalogramma. Lo hanno fatto utilizzando il software MindRDR che hanno reso disponibile agli sviluppatori di ogni parte del Globo. Il perfetto concetto dell’open source che permetta di creare qualcosa utile a tutti coloro ne abbiano bisogno.
La “cuffia” per l’encefalogramma è dotata di un sensore che monitora l’attività cerebrale di chi la indossa. Concentrandosi, e quindi aumentando l’attività delle onde cerebrali, sul prisma dei Google Glass appare una finestra con a lato una barra e continuando a concentrarsi il soggetto che li indossa riempie la barra di caricamento, quando è piena la foto viene scattata. Allo stesso modo può essere caricata sul Social Network prescelto. Niente di trascendntale, ma il potenziale di una simile tecnologia è tutto da scoprire.
Premesso che già si può scattare una foto senza comandi vocali – basta calibrare lo scatto sulla chiusura forzata dell’occhio destro – bisognerebbe capire quale potrebbe essere l’utilità di poter fare una foto senza usare le mani e indossando i Google Glass. This Place abbozza un’idea: in chirurgia, quando entrambe le mani sono occupate facendo altro, potrebbe essere utile fare una foto del paziente senza necessariamente smettere di operare. Un po’ forzato, ma non si può negare che abbia una sua logica. “Abbiamo voluto sviluppare il vero potenziale di un hardware come i Google Glass”, racconta Dusan Hamlin, Direttore Escecutivo di This Place.“Dover toccare o dare un comando vocale per fare una foto usando i Google Glass è riduttivo, soprattutto per chi ha delle discapacità”.
Per dimostrare la “semplicità” del funzionamento dell’applicazione, la direttrice creativa di This Place ha presentato il progetto alla BBC: sembrerebbe meno folle di quanto potrebbe sembrare, e le opportunità realmente infinite, Google permettendo. A Mountain View, infatti, pur apprezzando gli sforzi di altre società nello sviluppare applicazioni che sfruttino i loro occhiali, per il momento prendono le distanze da una simile innovazione. “Non abbiamo visionato né approvato l’applicazione in questione”, spiega un portavoce della Società di Mountain View. “Di conseguenza l’app non sarà disponibile nel nostro Glass App Store”.
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