Risposta
alla @
di un anonimo
testimone di Geova.
Ecco il contenuto della @:
Egregio Signor Politi,
la invito a leggere e a far leggere ai suoi cari dissidenti questo ottimo articolo.
Un ottimo articolo pubblicato dal sito tdgonline.net
http://www.tdgonline.net/indice/articoli/plagio.htm
In aggiunta vorrei fare qualche considerazione:
1. Dove è stato introdotto il reato di plagio/abuso di debolezza (Francia e Spagna) non esistono incriminazioni di testimoni di Geova, e non solo non sono incriminati i singoli ma soprattutto non è incriminata l’organizzazione. Sia in Francia che in Spagna i testimoni di Geova sono riconosciuti ufficialmente dallo Stato come associazione religiosa e il riconoscimento è avvenuto dopo decenni di isteria “antisette” sbandierata in ogni dove – isteria foraggiata anche con il benestare governativo (almeno in certi paesi). È doveroso specificare che nonostante il riconoscimento giuridico, specialmente in Francia, esiste un movimento strettamente legato alla politica che è ostile ai TdG e che porta avanti da 40 anni vaghe accuse di “manipolazione mentale” sostanzialmente mai dimostrate.
2. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha scagionato i testimoni di Geova dall’accusa portata avanti da alcuni tribunali russi secondo i quali controllerebbero mentalmente le persone (sentenza).
3. Per quanto la cosa possa sembrare paradossale una legge sul plagio o sulla manipolazione mentale sarebbero una manna dal cielo per i gruppi come i testimoni di Geova, se oggi qualcuno ti accusa di essere un manipolatore mentale è in molti casi protetto dalle leggi che tutelano la libertà di espressione e di critica. Nel momento in cui si istituisse un reato penale tutti questi chiaccheroni ci penserebbero due volte prima di lanciare determinate accuse (tra l’altro facilmente smentibili).
Ciò non toglie il fatto che come tutti sanno i TdG non si occupano di politica e non interferiscono in tal senso.
4. L’idelogia che sta alla base delle teorie sulla manipolazione mentale, a lungo termine, comporta inevitabilmente la limitazione dei diritti politici, civili e umani dei cosiddetti “plagiati” (considerati alla stregua di malati mentali). Alla luce di ciò è possibile che in futuro i promotori di queste teorie verranno considerati al pari di un Gottfried Feder o di un Heinrich Himmler.
Contenuto della risposta alla @:
Egr. Sig. (anonimo)
le tecniche di plagio e controllo mentale sono riconosciute e adottate in molte istituzioni, prime fra tutti gli eserciti, nazionali e soprannazionali.
Esistono infatti dei corsi e dei programmi accademici finanziati dai ministeri, americani e asiatici ed europei atti a esercitare le suddette tecniche, o a prevenirle.
Il fatto che il reato di plagio sia stato abrogato e successivamente abolito non significa che non ne sia riconosciuta l’oggettività.
D’altronde il termine PLAGIO è assai antico e significa furto di fanciulli, furto di schiavi o sotterfugio.
La lingua caro sig. (anonimo) è maestra di vita.
Il fatto che esista un termine che definisca un frangente di una realtà è sinonimo di elaborazione della stessa.
Il reato di omicidio ad esempio cessa di essere tale in guerra.
Ma ciò non toglie che muoiano delle persone.
Quindi siamo davanti a un bivio.
Diamo valore all’oggetto o alla sua definizione?
E’ molto interessante che nei discorsi pubblici tra i testimoni di geova si parli davvero di manipolazione mentale quando ci si riferisce ad altre istituzioni religiose, ricordo ad esempio una menzione sull’Opus Dei e la sua modalità di reclutamento.
Dunque se la manipolazione non esiste per nessuno, allora quel discorso della domenica era mendace.
Si fa spesso riferimento al fatto che pure il diavolo manipola le menti dei governanti perchè si schierino contro il popolo (autonominato) di Dio.
Se questo non è vero perchè la manipolazione mentale non esiste, allora anche in questo caso gli stessi testimoni di Geova non hanno ragione di menzionare questi concetti per avvalorare le loro teorie.
Non esiste un confine netto tra lavaggio del cervello, semplice manipolazione e gentile induzione.
Il problema caro sig. (anonimo) è che un bambino crede DAVVERO DI MORIRE AD ARMAGHEDON se mangerà le paste e canterà la canzoncina ad un compleanno.
Questa come la vogliamo definire?
Educazione rigida?
Buona educazione religiosa?
Un ragazzino pensa davvero che Satana sia felice se gioca coi i bambini “del mondo”.
Questo vuol dire che nella mente di questo fanciullo c’è davvero una distinzione tra testimoni e non testimoni.
E tutto dipende da questo per lui.
La mente di questo pargolo è libera da preconcetti?
Una mamma che mostra Adamo ed Eva ormai condannati a morte per aver disubbidito a Dio, nel momento in cui il bambino gioca con un giocattolo disapprovato da Dio perchè magico, come si colloca nell’ambito comportamentale?
Un genitore che dica a una bimba che se uno zio non torna nella “verità” è un cadavere ambulante cos’è se non manipolazione mentale o lavaggio del cervello?
Un anziano che dica a un inattivo che se si dissocia è come se si suicidasse davanti a Dio come lo vuole definire?
Salvataggio di un’anima in extremis forse?
Perchè vede queste cose avvengono e sono sempre avvenute.
Cambiamo pure la definizione ma i fatti rimangono.
Mi fa davvero piacere che abbia citato il caso di due antisemiti perchè in effetti la stessa torre di guardia nei suoi articoli degli anni 30 era della stessa opinione.
Caso mai avesse voluto intendere altro con le sue ultime dichiarazioni queste verranno considerate come una caduta di stile, un ultimo appiglio disperato per ottenere un risultato purtroppo scontato.
E’ sempre bene combattere le proprie battaglie… ma un minimo di conoscenza storica non fa mai male.
Ps. Conosco bene il contesto francese e le assicuro che non è proprio come lei asserisce.
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/psicoloia-religione-28560/
Immagino che Lei caro signor (anonimo) abbia notato che il professore menzionato nell’articolo (da lei definito ottimo, ma che qualcun altro definirebbe ingenuo), tiene dei corsi all’università cattolica ed è un corrispondente del La Stampa in Vaticano.
Questo è molto strano dal momento che i testimoni di Geova sconsigliano di leggere materiale edito da altre religioni e organizzazioni o istituzioni religiose. (Ma magari sono cambiate le cose nel frattempo)
Mi piacerebbe conoscere l’autore e presentarlo alla betel come redattore perchè sarebbe un incentivo alla pluralità delle fonti. (ho ancora qualche amico che potrebbe metterci una buona parola li dentro)
Non l’annoierò sicuramente con una sintesi dell’articolo stesso e del convegno da cui è stato tratto il probabile assunto a cui fa riferimento l’articolo.
Mi rammarico solo del fatto che purtroppo ancora tante persone estrapolano una singola frase da un discorso ampio e lungimirante e la applicano a proprio piacimento per sostenere le proprie tesi(che di base sostiene l’esatto contrario).
Mi pare proprio che l’articolo si riferisca alla sfera della pluralità e dell’impossibilità di analizzare un credo senza l’approccio del singolo credente.
In sostanza una religione viene ricostruita ogni volta dall’atteggiamento del fedele, non ha quindi delle proprietà ascritte. (esattamente l’opposto di quello che dicono molte religioni e sette)
La invito a leggere il contenuto dell’articolo per intero, immagino che rimarrà piacevolmente sorpreso (o imbarazzato… chissà).
Da testimone di Geova ho spesso commesso errori di superficialità. Mi fidavo degli “ottimi articoli degli esperti” menzionati nelle pubblicazioni di turno e non facevo approfondimenti personali. Avendo perso questo vizio, ora sono in grado di rispondere se non esaustivamente almeno in modo pertinente.
Una piccola anticipazione le sarà di gran aiuto, o forse di stimolo per consigliare ai suoi amici un nuovo articolo “La consapevolezza psicologica che la “nostra” verità è il punto di arrivo, sempre parziale e ipotetico, di un nostro lungo percorso (e non è un “dato” ovvio per tutti) aiuterebbe a riconoscere la “verità”, o almeno la buona fede di chi ha fatto altri percorsi, con altrettanta onesta e impegno.
Qui è la fonte del vero pluralismo”. (cit Aletti, medesimo articolo)
Ho notato che ha messo nella risposta dei link a Wikipedia per cui gliene metto uno anche io per simpatia nei suoi confronti… (ricordi che Wikipedia è costruito da molte opinioni ricche di inesattezze,.buone per le ricerche di prima ginnasio)
http://it.wikipedia.org/wiki/Lavaggio_del_cervello
Se a lei andrà potremo continuare a scambiarci altre opinioni, confidando nel fatto che le sue associazioni siano più contestuali delle precedenti.
E su questo non spreco altre parole.
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