Lettera a 6 mani. 23/12/2014

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Lettera a 6 mani.

Spett. Quo Vadis

a seguito delle ultime vicende abbiamo deciso di rivolgerci a voi per far sentire la nostra voce in qualità di associati / soci della congregazione cristiana dei testimoni di Geova. Siamo un anziano, un servitore e un pioniere con rispettive famiglie.

Ci siamo conosciuti in seguito ad un evento speciale organizzato in una sala assemblee, grazie alle penne rosse.

Nonostante alcune divergenze di opinione abbiamo deciso di unire le forze per un fine costruttivo… siamo convinti infatti che questo è un ottimo terreno di gioco per far si che le persone si risveglino.

Ognuno per se darà il proprio contributo…fatevi sentire se potete.

Servitore di M.

In realtà sono anche pioniere regolare.

Ho preso di mia iniziativa l’occasione della mobilità nella mia azienda circa 8 mesi fa per poter gestire meglio alcuni aspetti della mia vita.

Non nascondo che se, fossi venuto a conoscenza prima di alcune cose, avrei tardato il più possibile questa decisione.

Non nascondo neppure la mia grande delusione e quella di mia moglie.

Abbiamo affrontato grandi prove e fatto moltissime rinunce che reputavamo non solo giuste ma anche scontate.

Non abbiamo figli ad esempio, nonostante il nostro matrimonio risalga a 15 anni fa.

Tutto quanto è stato posticipato al nuovo mondo, ogni gratificazione in surplus.

Ci siamo messi a disposizione circa tre anni fa per i gruppi e siamo stati celeri nel cambiare casa, vita e abitudini… io ho preso inizialmente un part-time verticale e mia moglie ha rinunciato alla sua casa e alla vicinanza della famiglia per la società.

Visto e considerato tutto è molto difficile ammettere una cosa: come ho fatto a crederci fino a questo punto?

Perchè le riviste le hanno tutti, i calcoli delle generazioni idem.

La bibbia anche.

Eppure perchè e quando ho affidato a qualcos’altro la mia consapevolezza e la mia fede?Posso davvero incolpare solo me stesso…

Devo ancora maturare alcune decisioni e voi capite che per me è un periodo di grande fermento, non ci dormo la notte.

Inoltre ho una situazione famigliare complicata e devo essere di sostegno per altri componenti oltre a mia moglie.

Ho paura di disfare l’equilibrio precario che si era andato creando.

C’è qualcuno nella mia situazione?

Qualcuno che ha affrontato dei gravi lutti e difficoltà e si è abbandonato completamente alla verità?

Io sono ancora convinto dei principi che cardinano le mie credenze, ma ora da tre mesi, ho riconsiderato alcune cose.

E credetemi si sta meglio quando si è convinti di qualcosa si non del tutto giusto piuttosto che sapere che è davvero sbagliato.

Non so letteralmente da che parte iniziare.

g.b.

Anziano

Sono anziano da 13 anni.

Ero molto giovane e mi ero appena sposato.

Il tempo passa in fretta, ricordo quando avevo dovuto leggere una comunicazione circa il fatto dell’ONU e l’aderenza della wATCHTOWER.

Per me era qualcosa di assurdo anche solo supporre che la nostra religione avesse a che fare con siffatte vicende secolari.

Consideravo la fede come un faro sicuro.

Non mi vergogno di dire che sono andato in depressione per questo e altro.

Non riesco più a difendere il NON VERO.

Vorrei una soluzione per i miei figli e mia moglie.

E’ stato tutto inutile?

I sacrifici personali e quelli che fai fare ai tuoi bambini.

Il fatto che vivano in un mondo a se, ora metto in dubbio tutto.

Ho solo pensato di fare il loro bene o l’ho fatto?

E mia moglie… ha vissuto come voleva davvero?

Può il mio affetto colmare i suoi dubbi e spingerla ad essere se stessa senza condizionamenti?

E’ troppo tardi a 37 anni ricominciare tutto?

Non abbiamo amici e ci sentiamo vecchi dentro.

I nostri famigliari ne morirebbero se uscissimo.

D.P

Pioniere (Ex da questo mese)

Dunque, ho trent’anni, non sono spostato e ho dedicato buona parte della mia vita consapevole a qualcosa che ritenevo giusto.

Non ho studiato, ho evitato cattive compagnie dentro e fuori e ora non ho più nulla.

La mia crisi è iniziata dopo un colloquio con un teologo.

Ho sempre evitato queste cose ma le sue parole dirette mi hanno aperto nuovi spiragli.

Ci sono davvero degli errori dottrinali.

Gravi e seri.

E’ sufficiente leggere la bibbia… avevo gli occhi foderati di qualche strana sostanza? Esiste qualche testimone di Geova che ha voglia di approfondire alcuni argomenti?

Esiste o si può formare un comitato di sostegno per ex beteliti ed ex pionieri, che tratti aspetti psicologici, dottrinali e in qualche modo un incoraggiamento sociale?

Non merito di essere dissociato, non merito di non ricevere più un saluto dai miei amici anche se sarebbero convinti di fare il mio bene.

E’ tutto da rifare… non penso che Gesù vada molto fiero di questo.

V.M

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