Conflitti psicologici di un paziente Testimone di Geova. 15/5/2018

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Di fronte ad un Testimone di Geova che deve decidere se accettare o meno trattamenti medici che coinvolgono prodotti ematici, si può osservare un comportamento incongruente, incoerente e non informato. Questo articolo fornisce informazioni sul perché queste persone potrebbero rifiutare il trattamento e suggerisce dei modi per affrontare il paziente che possono portare buoni risultati. Uno psicoterapeuta, ed ex Testimone di Geova, analizza le credenze, i tumulti interiori e le pressioni esterne sperimentate da coloro che rifiutano trattamenti medici che fanno uso del sangue.

Prendersi cura di un paziente Testimone di Geova, che si rifiuta di ricevere una trasfusione di sangue, presenta sfide etiche per i medici professionisti. Tuttavia, comprendere ciò che sta dietro a tale rifiuto, dal punto di vista del paziente, può fornire un’ opportunità per raggiungere coloro che inizialmente rifiutano il trattamento.

È possibile incontrare un paziente che apparentemente sembra rifiutare ostinatamente i prodotti ematici a tutti i costi. Ma, con ogni probabilità, questa persona sta vivendo un conflitto (conscio o inconscio) che le causa un notevole turbamento emotivo.

Background e credenze

L’Organizzazione madre dei Testimoni di Geova, chiamata Watchtower o JW.org, pubblica materiale citando versetti della Bibbia per giustificare la dottrina secondo cui la sacralità del sangue dovrebbe influenzare le cure mediche. Allo stesso tempo, l’Organizzazione controlla le informazioni a cui i membri possono avere accesso, relativamente a fatti medici, compresi i benefici delle terapie trasfusionali e i limiti delle terapie alternative al sangue. Le politiche dell’Organizzazione sui prodotti ematici cambiano continuamente. Sorprendentemente, molti Testimoni di Geova sono ignari dei recenti cambiamenti su tale dottrina che consentono, praticamente, la somministrazione del 100% del sangue, basta che sia in forma frazionata, senza conseguenze “spirituali”.

Si può tranquillamente presumere che ogni paziente Testimone di Geova (TdG), che rifiuta di accettare una trasfusione di sangue, sia stato sottoposto, per anni, ad un costante programma di indottrinamento. Molti membri nati e cresciuti in questa organizzazione hanno assimilato queste convinzioni, politiche e requisiti come principi fondamentali della loro vita.

Se la missione di un medico è quello di preservare la vita e ridurre al minimo la sofferenza, la missione di un TdG devoto è la stretta obbedienza a Dio e alla sua Organizzazione (JW.org), che richiede assoluta lealtà persino fino alla morte. È stato imposto un considerevole controllo del pensiero per arrivare a questa posizione.

Il rifiuto del sangue e il martirio, viene insegnato, assicurano il favore e la benedizione di Dio. I TdG credono che, anche se muoiono, resteranno vivi nella memoria di Dio e saranno resuscitati alla vita su una terra paradisiaca subito dopo l’imminente olocausto che chiamano Armageddon.

I TdG subiscono il controllo dell’informazione attraverso l’isolamento da prospettive alternative e bilanciate. Vengono dissuasi dall’associarsi con i non credenti o dal leggere materiale che potrebbe contraddire il dogma TdG. Poiché le loro amicizie e la loro famiglia sono limitate ai TdG, sfidare questa autorità potrebbe comportare la completa perdita della loro rete di supporto sociale, essere disapprovati e, in ultima analisi, venire ostracizzati. [1]

Dato che la loro chiesa potrebbe venire a sapere che hanno accettato una trasfusione di sangue (di solito a causa della presenza della “persona di sostegno” in ospedale) si trovano davanti alla scelta se subire una morte fisica, rifiutando un trattamento salva-vita, o una morte sociale, accettandolo. Le minacce della disapprovazione divina, l’espulsione dalla loro chiesa, l’ostracismo e il pubblico ludibrio sono una certezza se i TdG osassero sfidare quello che ci si aspetta che loro facciano e scelgano.

A causa di questo controllo pervasivo, e dal momento che la loro identità, visione del mondo e speranze spirituali sono intessute in tale ripetitivo indottrinamento, qualsiasi informazione contraddittoria che provochi disagio e ansia verrebbe allontanata dalla loro mente e bloccata. I fatti non possono essere considerati a causa della paura e del rigoroso pensiero bianco/nero. Molti etichetteranno automaticamente ciò che il medico dice loro come fuorviante, ignorante dei principi biblici e una tentazione da parte del diavolo per far abbandonare la loro obbedienza a Geova Dio e alla Sua Organizzazione.

Può essere difficile riuscire ad avviare una conversazione con dei pazienti TdG, che appaiono rassegnati al loro “destino”. Potrebbero essere riluttanti a discutere le opzioni, sentendo che è inutile persino provare a spiegare alle “persone del mondo” cosa accadrà loro se disubbidiscono al loro Dio e accettano il trattamento che fa uso del sangue.

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Tumulto interiore

I pazienti TdG sono intrappolati in un terribile vincolo. Se rifiutano il trattamento salva-vita, probabilmente, moriranno. Se mettono da parte le loro credenze e accettano la trasfusione di sangue, verranno biasimati ed evitati dalla maggior parte, se non da tutti, i loro amici e familiari. Rischiano la loro relazione con Geova Dio e credono che l’abbandono delle loro credenze porterà alla loro distruzione eterna. Inoltre, questi pazienti hanno già sacrificato una vita normale per essere membri di un gruppo coercitivo. Tale oneroso investimento di vita rende molto più difficile abbandonare le loro credenze.

A questo punto, il paziente TdG è nel bel mezzo di una crisi esistenziale in piena regola. La maggior parte si uniscono e rimangono nell’Organizzazione per evitare l’angoscia legata alle normali paure e insicurezze umane. Appartenendo ad un gruppo che fornisce tutte le risposte e offre l’immortalità, potrebbe non sentirsi in grado di rendere la propria vita significativa attraverso le proprie scelte e sforzi.

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Nonostante gli sforzi per nascondersi e proteggersi dal dover affrontare le preoccupazioni ultime dell’esistenza umana, se vogliono prolungare la loro vita ADESSO, dovranno andare contro ad una delle loro convinzioni su come garantirsi la vita eterna.

Devono affrontare tale dilemma mentre si sentono fisicamente deboli ed emotivamente sconvolti e potrebbero avere difficoltà a pensare razionalmente. È molto più facile affidarsi a credenze programmate e motivazioni ben provate, piuttosto che affrontare il caos interiore.

Alcuni TdG in conflitto potrebbero sentirsi segretamente sollevati se ricevono una trasfusione di sangue salva-vita prima che l’ospedale scopra il loro “tesserino niente sangue”. Questa è una tessera conservata nel loro portafoglio come direttiva medica anticipata [2]. Dal momento che non tutti i TdG sono convinti allo stesso modo di questa politica, JW.org ha istituito un “Comitato di assistenza sanitaria”, composto da 3 Anziani, che andranno in ospedale quando un TdG affronta una crisi medica. I TdG che non notificano agli Anziani locali le emergenze mediche, per se stessi o per altri fedeli, vengono considerati spiritualmente negligenti. La presenza e le preghiere di questo comitato servono a ricordare al paziente cosa accadrà se disubbidisce. Qualsiasi paziente, o familiare di un TdG in stato di incoscienza, sentirà sicuramente di essere diviso tra le informazioni della comunità medica e il dogma TdG.

Sebbene non vi siano soluzioni rapide a questo dilemma, ci sono risorse come Advocates for JW’s Reform on Blood (AJWRB.org), che hanno il compito di fornire riferimenti aggiornati, strumenti informativi e studi online come contrappeso salvavita alle dottrine TdG sul rifiuto del sangue.

Riuscire a vincere un tale manipolativo controllo mentale richiede tempo e capacità di ragionare, riflettere e aggiornarsi; la maggior parte delle emergenze mediche non consente il lusso del tempo e la capacità minima di apprendere qualcosa di nuovo in una situazione ad alto rischio.

Metodi per la presentazione del Consenso Informato

Gli sforzi del medico di fornire informazioni salvavita, a questo punto, che superano le credenze primitive, possono cadere nel vuoto. I medici possono solo sperare che le ripetute spiegazioni sui rischi del rifiuto del trattamento possano demolire la programmazione religiosa e il terrore delle conseguenti punizioni. In questo caso, ricorda che non stai offrendo informazioni e interventi salvavita ad un tipico paziente con una mente ragionevole e aperta. Stai lottando contro il tempo per convincere delle persone sotto gli effetti del controllo mentale della gravità della loro situazione.

Il pensiero di ordine superiore (analisi, valutazione, organizzazione, sintesi, ragionamento complesso, pensiero critico, risoluzione di problemi, applicazione di concetti a situazioni nuove, ecc.) potrebbe non ancora essere stato sviluppato o permesso a persone condizionate a ricevere informazioni da una singola fonte e obbedire senza discutere. I giovani possono essere stati battezzati in gioventù e sottoposti allo stesso indottrinamento degli adulti prima di sviluppare una qualsiasi capacità di pensiero critico. Inoltre, la cultura TdG scoraggia attivamente l’istruzione superiore; la maggior parte dei TdG non ha istruzione al di là della scuola superiore (considerata un’inutile spreco di tempo che potrebbe essere utilizzata per lavorare come volontario per l’Organizzazione).

Tuttavia, ci sono differenze individuali nel modo in cui i TdG hanno assorbito le credenze della loro chiesa. Come le auto in corsie separate, il ritmo dell’estremismo varia da individuo ad individuo nell’organizzazione. C’è da sperare che ci siano già dei dubbi su cui si può far leva quando la vita di una persona è a rischio.

JW.org cambia frequentemente le linee guida dei prodotti ematici e derivati ​​consentiti e non. Quindi, il paziente potrebbe non avere una chiara comprensione di ciò che sta accettando o rifiutando e della mancanza di buone alternative. Potrebbe sovrastimare l’efficacia delle alternative trasfusionali o mancare di chiarezza sulla possibilità logistica e “spirituale” della donazione anticipata del proprio sangue o delle frazioni del sangue. Potrebbero esserci seri offuscamenti di tali informazioni da parte del “Comitato di assistenza sanitaria” TdG (HLC).

Tutto ciò che si può fare è presentare il trattamento salva-vita e sperare che prevalga una certa misura di raziocinio. La maggior parte degli ospedali ha politiche e procedure per difendere legalmente i bambini che sono sotto il controllo di questa indebita influenza.

Indipendentemente dal fatto che il paziente TdG mantenga il proprio rifiuto o accetti una trasfusione di sangue, il paziente soffrirà di considerevole dolore emotivo. Alla fine avranno bisogno di consultare un professionista. Questo deve avvenire fuori dalla portata d’orecchio dell’HLC o di altri TdG in visita che hanno l’incarico di assicurarsi dell’obbedienza del paziente ai dogmi TdG e segnalare all’Organizzazione chi disobbedisce. Parlare (se sono in grado) permetterà loro di beneficiare della riorganizzazione cognitiva che avviene quando possono raccontare la loro storia di crisi e conflitto interiore.

A un medico che si prende cura di un paziente che muore a causa del rifiuto del sangue, dovrebbe essere offerto supporto terapeutico o consulenza.

Gli sforzi per coinvolgere i TdG nelle conversazioni sul consenso informato produttivo (potrebbero volercene molte) sono utili. Più il paziente TdG conosce le sue opzioni, più è probabile che le eserciterà o almeno troverà un po’ di serenità nel processo decisionale.

fonte:ajwrb

Traduzione a cura di: Roberto jwanalyze

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