CHI DEVE TUTELARE AI BAMBINI IL LORO DIRITTO ALLA VITA?

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CHI DEVE TUTELARE AI BAMBINI

IL LORO DIRITTO ALLA VITA?

UNO DEI MIEI TANTI DRAMMATICI RICORDI

La drammaticità della mia prima esperienza di morte infantile, che non dimenticherò mai più. Avevo 30 anni ero uno degli anziani impegnati quasi tutti i giorni ad acquisire medici da inserire nell’opuscolo che sarebbe stato stampato un anno dopo, mentre in tutte le città italiane si organizzavano i comitati di assistenza sanitaria. Una famiglia appena trasferita nella nostra congregazione fu coinvolta in un drammatico avvenimento. Il loro bimbo aveva una grave malformazione, necessitava un delicato intervento immediato. Interpellammo tutti i medici acquisiti in tutte le regione d’Italia e nessuno accettò di operare senza sangue. La Betel di Roma ci segnalò un medico di Verona l’unico ad essere disposto a operarlo senza sangue. E cosi avvenne. Accompagnai quei genitori e non li abbandonai fino alla fine. Rivedo ancora oggi il volto di quella mamma, il suo dolore profondo, la sua angoscia, la sua profonda tristezza, desiderosa come tutte le mamme di salvare il proprio figlio, anche a costo della propria vita, però ricordo il turbamento della sua anima nell’essere profondamente straziata nello spirito e nel suo cuore dal desiderio di voler per forza ubbidire all’insegnamento dell’organizzazione dei testimoni di Geova. Lunghe ore di attesa interminabili passarono da quando lo portarono in sala operatoria. Non mi rendo ancora conto se sono stato incoraggiante sotto qualche aspetto, era la mia prima esperienza cosi cruenta. Poi usci il medico e con voce mesta ci disse ……io ho fatto tutto quello che ho potuto adesso tocca al vostro dio. Non ci sembrò convinto e non ci diede alcuna speranza. Iniziò da quel momento un’esperienza che vorrei non aver mai vissuto. Ricordo che non facevo altro che pregare lontano da tutti i presenti come se non esistesse nessuno. Consapevole che, davanti a noi c’era solo unidirezionalmente una sola cosa, convinto che non si poteva fare niente di niente, non ci potevamo avvalere di nulla…continuavo a dire la stessa cosa… ti prego Geova salva quel bimbo….ti prego Geova salva quel bimbo…….Passavo davanti alla stanza e dalla porta socchiusa lo vedevo ansimare, respirava a fatica e più ripetevo la stessa cosa….Geova salva quel bambino ti prego…..poi forzatamente ci allontanarono tutti da quella agonia che lo stava divorando fino a impadronirsi di lui atrocemente. Ricordo le parole del medico…..una trasfusione lo avrebbe tenuto in vita e avremmo tentato….ma credetemi…rispettandovi ho fatto molto di più di quello che potevo e andò via amareggiato, quasi volendo piangere. Tornai a Modena non pregai più per molti giorni, ero deluso taciturno quell’avvenimento aveva cambiato la mia vita. Fui raccomandato responsabile del comitato di assistenza sanitaria in quei giorni. Lo ricordo per una cosa altrettanto negativa che ricordo a malincuore. La famiglia non aveva le possibilità finanziare per affrontare le spese incluso il funerale. Mi ricordo ancora l’annuncio che feci personalmente alla congregazione per chiedere un aiuto per quella famiglia. Fu raccolta una somma adeguata e cospicua per affrontare le spese, ma un anno dopo quando ci fu la prima visita del coordinatore dei comitati da parte di Roma, ci venne detto che dovevamo chiedere a quel fratello indietro i soldi che aveva ricevuto, e che quei soldi dovevano costituire da fondo per il comitato di assistenza sanitaria di Modena. E cosi avvenne il fratello ci dovette restituire i soldi ricevuti quale aiuto in quella terribile esperienza.

Spero di vedere avverato uno dei miei grandi sogni, la realizzazione di una legge nella nostra nazione, che vanta IL DIRITTO è lo pone come fiore all’occhiello. Una legge emanata dal GOVERNO  affinchè NON SI PERMETTA MAI PIU’ una  brutale atrocità in nome di un DIO. Una legge a TUTELA sopratutto dei bambini che vengono lasciati morire senza dare loro una possibilità del diritto alla vita?

di ROCCO POLITI